Metodologia
valutativa utilizzata nelle procedure di
riconoscimento delle qualifiche estere in Italia
Nelle procedure di
valutazione delle qualifiche estere, il CIMEA applica una metodologia in linea
con i criteri stabiliti dalla Convenzione di Lisbona e in linea con le pratiche
condivise a livello internazionale da parte dei centri afferenti alle reti ENIC
e NARIC.
Principi
generali
Il CIMEA, durante le
proprie valutazioni, oltre agli elementi fondanti dati dalla Convenzione di
Lisbona, applica i seguenti principi generali:
-
La valutazione delle qualifiche estere viene effettuata caso per caso,
valutando il singolo titolo in corrispondenza e a seconda dello scopo per cui è
richiesto il riconoscimento in Italia.
-
Il diniego al riconoscimento si basa sul concetto di “differenza
sostanziale”, sia in considerazione degli elementi della qualifica estera e di
quella italiana corrispondente, sia considerando gli elementi strutturali del
sistema estero di riferimento sulla base dell’impostazione generale dell’ordinamento
e del sistema italiano di formazione superiore.
-
La sola assenza di un documento richiesto nella procedura di
riconoscimento non implica l’impossibilità ad una valutazione, a meno che tale
documento sia utile per provare l’autenticità della qualifica, il suo rilascio
o contenga uno degli elementi fondamentali del titolo che risulti utile per una
sua corretta valutazione.
-
Nel caso di diniego al riconoscimento in riferimento allo scopo
richiesto, si verificherà la possibilità di un riconoscimento parziale della
qualifica estera.
-
La valutazione della qualifica estera è possibile solo per qualifiche
ufficiali nel sistema di riferimento, ovvero rilasciate da istituzioni
accreditate/riconosciute: non tutte le qualifiche considerate ufficiali in un
sistema estero potranno trovare un riconoscimento in Italia nel caso in cui sussistano
una o più differenze sostanziali.
-
La valutazione di una qualifica estera tiene conto dello status dell’istituzione
che ha rilasciato il titolo finale (awarding institution), e di quella presso
la quale si sono effettivamente svolti gli studi o che li ha organizzati (teaching
institution).
-
È possibile valutare una qualifica estera laddove se ne trovi
corrispondenza nel sistema italiano, sia in termini di tipologia, che di
disciplina.
-
La valutazione si basa su documenti ufficiali in lingua originale
rilasciati dal Paese o dall’istituzione estera di riferimento: ogni altro
documento, come le traduzioni o le autocertificazioni, sono da considerarsi di
supporto ad una valutazione, ma non sostituiscono e non influenzano il processo
valutativo.
-
L’ottenimento di una qualifica estera tramite procedure o percorsi “speciali”,
che differiscano dalle modalità ordinarie di rilascio del titolo o che siano
frutto di operazioni valutative svolte da istituzioni o centri esteri, sono
generalmente da considerarsi come casi di “differenza sostanziale”.
-
Oltre alla conoscenza degli elementi della qualifica, la valutazione
tiene conto anche delle modalità con cui la qualifica estera è stata
ottenuta/rilasciata.
-
Una precedente valutazione che abbia ad oggetto medesime qualifiche,
non ha efficacia vincolante per le future valutazioni, essendo il percorso
formativo da considerarsi come caso singolo ed unico.
Elementi della qualifica estera
Il CIMEA, al fine di giungere ad una corretta valutazione
dei titoli esteri, reperisce le seguenti informazioni sulla singola qualifica
estera oggetto della valutazione:
- Nome
ufficiale del titolo (in lingua originale)
- Nome
ufficiale e status dell’istituzione che ha rilasciato il titolo (awarding institution)
- Nome
ufficiale e status dell’istituzione presso cui si è svolto il corso - se
diversa dalla precedente (teaching
institution)
- Accreditamento/riconoscimento
del corso
- Natura del
titolo
- Livello del
titolo
- Durata del
corso
- Numero di
crediti
- Diritti
accademici e professionali
- Elementi
specifici (ad es. la presenza di una tesi finale)
- Curriculum
degli studi
Tali elementi sono
riscontrabili direttamente sulla documentazione ufficiale fornita dal
possessore del titolo, oppure tramite fonti ufficiali del Paese di afferenza
del titolo.
Elementi del sistema estero
Il CIMEA, al fine di giungere ad una corretta valutazione
dei titoli esteri, reperisce le seguenti informazioni sul singolo sistema estero
di istruzione scolastica e di formazione superiore, anche in base e in
considerazione delle eventuali riforme che hanno modificato tali elementi a
livello nazionale:
Istruzione scolastica e titolo finale
- Anni
di scolarità richiesti per l’accesso alla formazione superiore
Sussistenza
di differenti istituzioni scolastiche e di differenti qualifiche finali di
scuola secondaria superiore (sistema diversificato/non diversificato)
Denominazione
del/i diploma/i rilasciato/i al termine della scuola secondaria e istituzioni
di formazione superiore alle quali danno accesso
- Esistenza
di un esame nazionale obbligatorio per l’accesso alla formazione superiore
- Sussistenza
di elementi specifici richiesti dalle istituzioni per l’accesso alla formazione
superiore
- Istituzione
o ente che conferisce il titolo finale
Formazione superiore
Ulteriori elementi
Legislazione e regole nazionali: leggi e norme principali in tema di istruzione
secondaria e di formazione superiore
Accordi internazionali, bilaterali o multilaterali in tema di riconoscimento
delle qualifiche e/o di standardizzazione dei sistemi
- Regole di accreditamento/riconoscimento delle istituzioni della formazione
superiore
- Regole di accreditamento/riconoscimento dei singoli programmi di studio
- Sussistenza di un sistema di controllo della qualità a livello centrale,
locale o demandato ad altri organismi
- Sussistenza di un sistema di controllo della qualità per istituzioni
afferenti al sistema nazionale ma operanti all’estero
Documentazione richiesta
La documentazione richiesta
da CIMEA è utile al fine di conoscere gli elementi del sistema estero e quelli
della qualifica da valutare.
Essendo la valutazione
svolta caso per caso, anche in considerazione del fatto che una qualifica può
essere stata ottenuta seguendo percorsi differenti, la documentazione richiesta
da CIMEA si basa sul singolo caso e può variare a seconda del Paese estero di
riferimento della qualifica, di dove sono stati svolti gli studi e della/e istituzione/i implicate in tale procedimento.