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L’European Qualifications Framework – EQF

Nel 2002, i Ministri incaricati delle politiche sull’apprendimento permanente dei paesi membri dell’UE, hanno richiesto alla Commissione Europea di creare un quadro che potesse essere utile al riconoscimento delle qualifiche e che possa far dialogare i sistemi accademici e quelli professionali nei vari paesi, anche sulla spinta delle politiche realizzate dal Processo di Bologna.

 

La sfida alla quale l’European Qualifications Framework - EQF deve far fronte è tutt’altro che semplice: a un lato ogni sistema dovrà comunque mantenere un suo assetto, mentre dall’altro ci si dovrà collegare ad un quadro unico di riferimento. Inoltre, dal momento che l’EQF vuole includere tutte le qualifiche esistenti in una prospettiva di apprendimento lifelong e lifewide - dall’istruzione e la formazione professionale all’istruzione superiore e dalla formazione iniziale a quella degli adulti -, il quadro è stato strutturato su 8 livelli di riferimento, dalle qualifiche di base (come quelle di scuola elementare) a quelle più avanzate (come il Dottorato di ricerca). Ogni livello è determinato da una serie di descrittori che indicano i risultati di apprendimento delle qualifiche ascrivibili a tale livello, in termini di conoscenze, competenze ed abilità che il possessore della qualifica deve aver acquisito, indipendentemente dal sistema o dalle modalità con cui la qualifica sia stata ottenuta (percorso formale, non-formale o informale). I livelli di riferimento dell’EQF spostano, pertanto, l’attenzione da un approccio tradizionale - basato su programmi e corsi standardizzati e sul valore della qualifica - ad uno schema legato ai risultati di apprendimento.

 

Gli ultimi tre livelli dell’EQF - rispettivamente il livello 6, 7 e 8 - sono stati resi compatibili ai tre cicli - rispettivamente il primo, il secondo e il terzo ciclo - del QF dello Spazio europeo dell’istruzione superiore (EHEA) del Processo di Bologna: pertanto le qualifiche appartenenti a tali cicli/livelli sono tra esse compatibili sulla base di descrittori comuni - i risultati di apprendimento dell’EQF da una parte e i Descrittori di Dublino per il Processo di Bologna.

 

È da notare come l’EQF non intenda sostituire alcun sistema nazionale di istruzione e formazione, ma possa essere uno strumento - e tale rimane - per la facilitazione della cooperazione tra i differenti paesi. Tanto è vero ciò che ogni paese potrà creare un proprio quadro nazionale delle qualifiche costruito su di un numero di livelli differenti da quelli dell’EQF, ma che andranno poi collegati - referenziati - al quadro europeo.

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